domenica 31 gennaio 2016

Family Day: un'analisi

Ieri, 30 gennaio 2016, una folla enorme di persone, oscillante fra le 300.000 e i 2.000.000, è scesa in piazza al Circo Massimo di Roma contro il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Intanto la cifra è un po' troppo oscillante, ma al di là delle stime più o meno accurate, volendosi attestare anche su quelle più prudenziali, è evidente la schiacciante maggioranza rispetto a quelle che erano scese in piazza una settimana prima, invece pro unioni civili. Gente tranquilla, che scende in piazza "per amore dei nostri figli"  (come recita lo striscione della foto di sotto), ma decisa a non farsi mettere i piedi sul collo da qualcuno che stabilisce a tavolino cosa deve e cosa non deve essere il futuro non solo della famiglia, ma di quella tua e di quella mia. Uno dei sofismi che si sente meccanicamente ripetere quest'oggi è infatti: "Ma cosa importa ai cattolici se due omosessuali vogliono adottare uno o più bambini?" Intanto - ciò che è più grave - si trascurano i diritti dell'adottato, che dovrebbe avere un clima educativo adeguato con una mamma ed un papà - stiamo parlando della Natura e della normalità delle cose - c'è qualche dubbio sul fatto che per osmosi questo modo egoistico e insano di pensare possa influenzare anche la mia famiglia soprattutto se avallato dalla legge? Dobbiamo partire dalla Natura, che voglio scrivere maiuscolo per sottolinearne il ruolo. Ricordiamo che il termine Natura viene dal latino "nascor, nasceris, natus sum, nasci": nasco, nascere. Non dovrebbero esserci troppi dubbi su quale è la formula che la Natura propone: una padre e una madre. Altrimenti niente figlio: è così chiaro! Tant'è vero che per avere figli le coppie omosessuali devono ricorrere a pratiche aberranti.
Non possiamo andare contro Natura! Ci facciamo male da soli!
Prima o poi la stessa s'irride delle ideologie e le vince, ma nel frattempo si fanno danni - anche molto gravi - per i singoli e per la Società.

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C'è da dire che rispetto alle persone scese in piazza ce ne sono almeno lo stesso numero moltiplicato per cento che condivono queste idee ma non sono volute o potute scendere in piazza che, nel caso del Family day (visto che l'altra manifestazione era a carattere locale e quindi molto più accessibile), comprendeva il portarsi fino a Roma.
Tuttavia non ci sembra tanto una questione di numeri, anche se questi sui politici un certo effetto dovrebbero teoricamente averlo, quanto di altri elementi che stanno giocando un ruolo importante - forse determinante - sulla la scelta di questi benedetti (si fa per dire) politici.
L'Europa è chiaro che spinge sull'Italia perchè prenda posizione sulle coppie di fatto. Mentre personalmente rimango dell'idea che non è giusto assegnare diritti a chi non vuole assumersi doveri mi rendo conto che occorre disciplinare una realtà che assume una rilevanza sempre maggiore e che riguarda sia quelle eterosessuali che omosessuali. Ma se vogliamo questo è un altro paio di maniche o, come direbbero gli inglesi, "di pantaloni".

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Quello che trovo pernicioso è il tentativo, invece, di aggiungere il diritto all'adozione per quanto riguarda sia le une che le altre. Coloro che non hanno intenzione di legarsi giuridicamente a mio avviso non sono adatti ad accogliere alcuna adozione perché non sono adatti ad assumersi alcuna responsabilità.
Nel caso delle coppie omosessuali, inoltre, vi è un'incapacità naturale che non si può sottovalutare. Incapacità di generare - a meno di pratiche aberranti che fanno disonore alla specie umana - e incapacità di educare. Dovrebbe essere ovvio ma non lo è.
Dall'altra parte c'è la Chiesa che, ultimo baluardo, cerca di difendere la famiglia come essa dovrebbe essere per natura, a partire da un uomo e una donna.
Allora, ci si chiede, come mai questa forte spinta da parte dell'Europa?

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Perchè in Europa in questo momento vige un regime laicista filo-massonico nel quale tutto ciò che può andare contro il disfacimento della società viene positivamente accolto. Come mai? Il demonio si è seduto al Parlamento Europeo?
Intanto ci sono ragioni economiche che con il  bombardamento della famiglia assicurano, almeno nel breve termine, un indebolimento dei singoli individui, più facilmente manipolabili e, fra l'altro, disposti all'acquisto. Poi ci sono ragioni ideologiche. Le lobby massoniche, com'è noto, vedono la Chiesa come il fumo negli occhi proprio perchè è l'unica ad arginare il loro strapotere altrimenti sostanzialmente incontrastato.

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Per cui forse il demonio fisicamente non è seduto nei banchi del Parlamento Europeo, tuttavia manovra come burattini una serie di massoni che vi sono seduti e altri che manovrano a loro volta altri parlamentari per cui in questo momento a Strasburgo (o a Palazzo Chigi) non si respira proprio una buona aria.

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Quello che è da temere, soprattutto, è la corruzione, che porta a vendere la propria dignità e francamente non credo che ci sia niente di peggio. Anche qui il papa ne sta parlando una volta si e l'altra pure, ma molti non se ne danno per inteso.
Questo concretamente può fare la differenza al momento di votare sul ddl Cirinnà.
Per questo è necessario un appello alla coscienza di ciascuno, perché se questa vince perde la Cirinnà.

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