martedì 9 settembre 2014

Ragionare con la propria testa significa...

1) ... riflettere: prendere tempo per fare valutazioni se ci rendiamo conto che non abbiamo tutti gli elementi per esprimerle
2) accettare di non avere nessuno dalla propria parte, quando siamo assolutamente convinti che abbiamo ragione... e al tempo stesso chiedersi... da cosa nasca quest'incrollabile certezza
3) documentarsi: non accontentarsi di sentire una sola campana e invece cercarne altre di suono diverso anche se la prima ha un bel suono "convincente"
4) paragonare le idee diverse dalle nostre e chiederci se per caso il nostro interlocutore non abbia più ragione di noi
5) saper distinguere i fatti dalle idee e...
6) ... non accontentarsi di accogliere una versione dei fatti coincidente con le nostre idee se prima non abbiamo attentamente analizzato i fatti
7) avere il gusto dello scoprire inconfutabilmente il proprio errore almeno tanto sviluppato quanto quello di scoprire di avere assolutamente ragione
8) riuscire ad avere un distacco verso le proprie idee tale da chiedere all'interlocutore: "mi farebbe piacere scoprire di avere torto, puoi aiutarmi a capire dove sto sbagliando?". Non si tratta di un artificio retorico per spiazzare l'interlocutore, deve essere assolutamente sincero e si basa sulla convinzione che la cosa più importante non è vincere in una discussione ma scoprire qual'è la verità
9) fare valere la forza del ragionamento anche per tutti gli elementi contrari addotti dall'altro
10) dichiarare il proprio interesse ad indagare insieme gli indizi di verità presenti nell'opinione di ciascuno ed il proprio totale disinteresse a perdere tempo in polemica con l'altro come con chiunque altro
11) partire da una base d'accordo comune e trovare tutti i punti in comune nell'opinione di entrambi per poi esaminare i punti di divergenza ed essere consapevoli che la verità non si esaurisce nella base comune, ma c'è e sta da qualche parte
... adesso continua tu, per favore.

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